lunedì 8 marzo 2010

Pensiero alla festa delle donne








Ci sono attimimi in cui un uomo sente come il bisogno di sentire al proprio fianco una donna, da proteggere come un bimbo.. darle tutte quelle sicurezze di cui ha bisogno.. di tenerla fra le proprie braccia proteggendola dal mondo.. di darle un nido al riparo da tutto il resto.. di farle sentire quel calore che tutti a volte ne sentiamo il bisogno.. di avvolgerle fra le proprie braccia e gambe sotto una coperta, mentre fuori dalla finestra nevica e nella stanza il calore del caminetto ti scalda la faccia.. di annusarle il profumo dei capelli mentre li accarezzi e gli sfiori il volto con le mani.. volto che fra le mani sembra essere un piccolo uovo con dentro un pulcino.. mani pronte ad asciugare le lacrime che scivolano dagli occhi da un'emozione o da un dispiacere.. mani pronte a tenerle in braccio e alzarle fino al cielo per dirgli quanto importanti sono in certi momenti della tua vita.. farle ridere nei momenti più duri.. quant'è bello vederle ridere dopo che hanno fatto cadere la loro ultima lacrima.. con quegli'occhi ancora gonfi di tristezza.. e i capelli spettinati.. quanto sono belle appena si svegliano con la faccia tutta stropicciata e i capelli disordinati.. aprire gli occhi e sapere che il tuo primo sguardo sono loro.. che la tua prima carezza e per loro.. che il tuo primo abbraccio e per loro.. che il tuo primo buongiorno e per loro.. stringersi forte dopo aver aperto gli occhi e giocare sotto le coperte come due bambini che si danno il primo bacino.. portare l'odore di caffè fino a quelle coperte insieme ad un buongiorno per sentirsi regalare una tenerezza..
Fargli sentire un'appoggio in ogni momento che ne sentono il bisogno.. fargli sentire al proprio fianco una persona forte, un muro che non si piega a nessun vento..
Quanto sanno essere fragili e forti allo stesso momento..
Farle sentire amate e non abbandonate..

Bella,
come nella pietra fresca
della sorgente, l'acqua
apre un ampio lampo di schiuma,
così è il sorriso del tuo volto,
bella.

Bella,
dalle fini mani e dai piedi sottili
come un cavallino d'argento,
che cammina, fiore del mondo,
così ti vedo,
bella.

Bella,
con un nido di rame intricato
sulla testa, un nido
color di miele cupo
dove il mio cuore arde e riposa,
bella.

Bella,
gli occhi non ti stanno nel volto,
gli occhi non ti stanno nella terra.
Vi son paesi, vi son fiumi
nei tuoi occhi,
la mia patria sta nei tuoi occhi,
io cammino in mezzo ad essi,
essi danno luce al mondo,
dove io cammino,
bella.

Bella,
i tuoi seni sono come due pani fatti
di terra cereale e luna d'oro,
bella.

Bella,
la tua cintura
il mio braccio l'ha fatta come un fiume quando
è passato mill'anni per il tuo dolce corpo,
bella.

Bella,
non v'è nulla come i tuoi fianchi;
forse la terra possiede
in qualche luogo occulto
la curva e l'aroma del tuo corpo,
forse in qualche luogo,
bella.

Bella, mia bella,
la tua voce, la pelle, le tue unghie,
bella, mia bella,
il tuo essere, la luce, la tua ombra,
bella,
tutto è mio, bella,
tutto è mio, mia,
quando cammini o riposi,
quando canti o dormi,
quando soffri o sogni,
sempre,
quando sei vicina o lontana,
sempre,
sei mia, mia bella,
sempre.

(Pablo Neruda)

1 commento:

  1. se anche in minima minima parte hai pensato a me..grazie..grazie per le volte che mi sproni, mi aiuti, mi indirizzi, mi fai ridere, tiri fuori il maschiaccio che cè in me, mi sopporti e soprattutto grazie perchè mi fai credere ancora nel valore dell'amicizia.
    Jasmine

    RispondiElimina