


New York New York
Inizia a diffondersi la notizia, oggi partirò
Voglio essere parte di lei
New York, New York
Queste scarpe vagabonde, continuano a vagare
Dritte fino al suo vero cuore
New York, New York
Voglio svegliarmi, in una città che non dorme mai
E scoprire che sono il re della collina
Al top del successo
Queste piccole depressioni cittadine, si stanno dissolvendo
Ricomincerò da lei
Nella vecchia New York
Se posso farlo qui, posso farlo ovunque
Sta a te, New York.. New York
New York… New York
Voglio svegliarmi, in una città che non dorme mai
E scoprire che sono un numero uno, il primo della lista
Re della collina, un numero uno…
Queste piccole depressioni cittadine, si stanno dissolvendo
Ricomincerò da lei
Nella vecchia New York
Se posso farlo qui, posso farlo ovunque
Sta a te, New York.. New York
Beh.. questa sera avevo voglia di scrivere.. Avete presente quella sensazione di casa.. nel senso... quando vi capita di andare a dormire da un'amico, o siete in ferie da qualche parte del mondo, o per lavoro e dovete fermarvi in un qualsiasi hotel, prima o dopo cominciate a sentire quella forma di disagio e, quando entrate sotto le coperte non vi sentite più a casa, non siete più tranquilli come nel vostro letto, sotto quelle coperte ruvide, il cuscino troppo alto, il letto troppo duro.. beh.. questo è quello che a volte mi succede, non è quella solita voglia di scappare da tutto e da tutti perchè si è stufi della solita routine, o il lavoro va male a tal punto che vorresti mandare a quel paese tutti quanti, ma è propirio una sensazione di casa che percepisco al sol pensiero di esssere a New York.
Molti anni fà, mi è successa una cosa che a tutti prima o poi accade, cioè il primo amore che non ingrana, con la solita conseguenza di depressione, tristezza e monate varie, che purtroppo ti prendono in quel periodo e poi pian piano crescendo cominci a sopravvivere a quella sensazione convivendoci come se fosse un'amico e di conseguenza a viverlo meglio, una volta fatto il callo il lavoro viene meglio da affrontare, con meno fatica. In quel periodo nulla poteva farmi stare meglio, nessun amico, nessun volo leggero, tranne una mattina.. mi svegliai con un sapore più leggero al palato.. trovai me stesso nella grande mela, senza un gran motivo, nel cammino dei miei giorni trovai l'altra perte della mela, me stesso,nella grande mela. Tante persone credono che nella vita debbano trovare l'altra parte della mela in un'altra persona, quando essa è in noi, già.. l'altra parte della mela siamo noi, trovando te stesso trovi il tuo denstino, il tuo futuro, tutto ciò che ti aspetta e dentro di te. Nella vita sei padrone di te stesso, nessuno può decidere al tuo posto, solo così sarai libero, senza nessun padrone. Se la vita fosse un teatrino di marionette tu saresti il solo padrone dei fili che ti permettono di decidere cosa fare. Beh trovata la parte mancante della mia vita, dovevo trovare il posto dove mettere la mela, ma il posto venne a trovare me durante un risveglio, quel posto era New York. Scoprì che il mio letto non era il mio letto, ma che si trovava e si trova più o meno sotto di me, dall'altra partre della terra. Sogno un giorno, di svegliarmi a casa, di respirare finalmente l'aria che mi riempie pienamente i polmoni. Il mio risveglio lo voglio come il mio essere ne necessita.
Ore sette della mattina, la radio si accende con una musica che rende spensierata la giornata mentre apro gli occhi e uno stiracchiamento rilassa ogni mio muscolo. Rimango ancora qualche istante sotto le coperte, mentre apro gli occhi e dalla finestra parete vedo sorgere il sole, di sottofondo sento anche la città svegliarsi insieme ai miei respiri, le lenzuola sono fresche e l'aria è puita. Alzo le coperte e rigorosamente in mutante mi siedo sul letto per infilarmi giusto le pantofole per non lasciare aloni nel pavimento lucido, la musica mi accompagna al bagno mentre il taimer del caffè che proviene dalla cucina regala un profumino leggero di caffè appena fatto. Mi lavo i denti mentre preparo una doccia fresca, appena entro, i muscoli si irrigidiscono leggermente e si risvegliano vivacemente. Il doccia schiuma a un buon profumo, fresco. Apro l'anta della doccia e allungo il piede sul tappeto, mentre allungo una mano sull'accappatoio, coi capelli ancora bagnati mi asciugo con la sensazione di fresco. Una bella rasatina alla barba mentre la pelle è ancora morbida e vado nella stanza armadio a indossare una tuta leggera e scarpe da ginnastica morbide. Fresco e pulito vado in cucina dove il gatto và avanti e indietro nel tavolo centrale della cucina, un paio di carezze leggere e lo faccio strofinare sul braccio e un pò sul volto, poi vado a prendere il caffè appoggiato sulla cucina a forma di ferro di cavallo e intanto che lo bevo comincio a preparare la spremuta di arancia con due cubetti di ghiaccio. bevo, prendo il latte fresco per il gatto e dopo averlo versato nella sua scodella prendo l' I pod nell'ingresso e mi dirigo al Central Park. Corsetta attorno al parco incrociando altre migliaia di persone che come me corrono e prima di risalire in casa prendo il giornale. Appoggio le chiavi di casa nell'ingresso e comincio a leggere il New York Times intanto che i centocinquanta grammi di pasta si cuociono e il sugo al basilico si scalda. Insalata fresca e il pranzo e bello che servito. Acceno la Tv LCD appesa alla parete e mangio. Piatti in lavartice dopo averli risciacquati e corro a cambiarmi. Doccia, camicetta chiara e pantaloni leggeri. Una spruzzata di profumo e posso uscire a fare la spesa e pagare le solite bollette, ora che faccio tutto è giunta sera, aperitivo veloce con gli amici e poi tutti a cena a casa mia. Una bottiglia di vino acchiappata prima di raggiungere la porta di ingresso e il gatto comicia a fare le fusa a tutti quanti nel salotto, dando il suo solito spettacolo. La cena è pronta. Mentre la compagnia guarda la televisione nel sofà vado a prepararmi con una camicetta e pantaloni più eleganti, lucidatina alle scarpe, gel e spruzzatina di profumo. Spengo la televisione e chiudo le luci, tutti pronti per la serata al solito locale dove ci si ritrova tutti quanti. Le battute e le frecciatine tra amici non mancano, come nemmeno la birra, ormai al cameriere basta un cenno e lui capisce. Nel locale la gente cambia frequentemente, quindi c'è sempre la buona occasione per conoscere amicizie nuove. L'ora è tarda, più o meno le 2. A New York la notte è ancora giovane, ma comincio a sentirmi leggermente stanco e preferisco tornare nelle mie coperte, nel mio letto, col gatto che si stende in fondo ai piedi. Chiudo gli occhi e mi addormento serenamente nel mio letto, dopo aver accostato le tende in quelle enormi pareti fiestra. La città si sente ancora vivere, ma senza dare alcun fastidio, anzi, sentire che c'è ancora vita fuori da casa rasserena e tranquillizza. La domenica giornata di Relax e il giorno seguente, pronti per andare a lavoro, dove sfruttare fantasia e creatività.
A volte crediamo che nella vita non possiamo raggiungere i traguardi perchè troppo difficili, o impossibili. Basta credere in se stessi e voler essere felici, ma più di tutto ciò essere liberi. Essere coscienti di quanto valiamo.. e essere coscienti di quanto nella vita possiamo fare.
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