sabato 30 gennaio 2010

In una pozzanghera..


Eccomi quà.. e passato da poco il giorno della memoria.. e la memoria mi porta al lontano ormai 1999.. sembra addirittura strano credere che siano passati ben 11 anni.. ero poco più piccolino di adesso quella volta e incontrai una persona che tutt'ora spesso e volentieri ricordo mentre navigo nei miei pensieri e nelle mie fantasie.. persona in cui riesco a trovare appoggio nelle mie pazzie non pazzie.. ma semplicemente idee ricche di idee!
Avevo 11 anni e la scuola non mi andava molto a genio.. il genio lo trovavo nella mia quotidianità.. nei miei giochi, nei miei pensieri e mai avrei creduto di trovare una persona grande che mi capisse e potessi far entrare nel mio mondo.. anche se piccino ero molto diffidente delle persone.. ma questa non mi faceva paura.. anzi riusciva a capirmi e a farmi ridere.. anche se a volte dovevo farlo contento e dimostrargli che se volevo sapevo studiare.. mi accompagnava due volte a settimana, in mezzo a libri e giochi.. io non vedevo l'ora di immergermi nei giochi! a dir la verità credo che nemmeno a lui dispiacesse.. ricordo le immense corse col pallone attaccato ai piedi.. lui era fenomenale col pallone, riusciva a fare cose che io non riuscivo e a volte ammetto di averlo invidiato.. ricordo che riusciva spesso e volentieri a mettere la palla nel sette, facendo disperare spesso quel povero ragnetto che ci viveva! ormai era abitudine bere il tè caldo appena arrivava.. potevano esserci 40 gradi di fuori che il tè caldo non mancava mai! avevamo alcune cose in comune, tra cui il disegno.. un pomeriggio ci siamo messi a disegnare su un vecchio paio di pantaloni una specie di condor e mi sono divertito un sacco.. quei pantaloni si erano trasformati da pantalonacci ai miei preferiti.. ora non sò che fine abbiano fatto, ma sò di averli consumati e straconsumati! disegnavamo tantissimo, soprattutto dopo una lettura che parlava di due amici che combattevano coi disegni e anche noi come loro disegnavamo leoni che ci mangiavano o pistole che sbucavano dal nulla con proiettili vaganti e pozzioni magiche! ero molto premuroso da piccolo e avevo il terrore si perdesse per tolmezzo dato che non la conosceva bene, così decisi di disegnarli una mappa completa del luogo.. chissà se gira ancora tra le sue scartoffie! prima di lui avevo una ragazza che mi accompagnava.. ma quella credo di averla fatta scappare io.. non mi piaceva.. non mi capiva.. viveva troppo la vita come i grandi che si perdono dietro la schiavitù della rigidità della vita.. ricordo che quando mi faceva arrabbiare chiudevo la bocca e non c'era santo che me la facesse aprire.. lei cercava di venirmi in contro, ma io non mollavo, stavo zitto, d'altronde anche se piccolo mi sembrava brutto dirle che mi stava antipatica, quindi cercavo di farglielo capire.. così se ne andò! che liberazione per me.. ma poco tempo dopo arrivò Andrea.. ero già disperato all'idea di dover tornare a fare tutta una faticaccia per mandare via una nuova persona, ma lui non sò perchè l'accettai.. in poco tempo mi affezionai e quando dovette andarsene ammento che non fui tanto contento.. lui aveva studiato persino un modo per farmi addormentare in quelle notti un pò difficili da affrontare.. tutt'ora rileggo ogni tanto quella sua lettera che mi spedì qualche giorno dopo esersene andato mantenendo la sua figura da insegnante inserendo un libro.. libro che tutt'ora non ho letto ma conservo col cuore..
Undici anni più tardi mentre passavo il tempo su facebook vidi una nuova richiesta di amicizia.. chi sarà mai?? incredibile era lui. dopo undici anni l'ho ritrovato.. ero sicuro di risentirlo prima o poi.. ma mai avrei pensato grazie ad un sito internet.. tutt'ora lo trovo in chat ed è sempre un piacere parlare con lui.. tutt'ora riesce a capire la mia fantasia che spero di non abbandonare mai.. mi fà sorridere ancora, ma la cosa più bella e che mi fà capire quanto sia bello sognare e non abbandonare mai le proprie idee fantasiose..

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